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di Giuseppe Turani
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Fiat controcorrente a Piazza Affari
 
Il Lingotto chiude in netto progresso al termine delle contrattazioni nonostante l’andamento contrario degli indici azionari, sostenuto dalle dichiarazioni rilasciate dall'ad Marchionne in merito allo stato dell'azienda e al target di indebitamento relativo al 2007.
 
 
 
MILANO – Fiat va controcorrente a Piazza Affari. Il Lingotto è infatti sugli scudi nonostante l’andamento contrario degli indici azionari: il titolo è al centro di scambi boom. L'ultimo prezzo battuto dal Lingotto è stato di 17,92 euro, in rialzo dello 0,75% con oltre 80,6 milioni di azioni passate di mano pari a quasi il 7,5% (il 7,42%) del capitale ordinario.Il prezzo di riferimento di Fiat, a fine seduta, è stato di 17,985, a un passo dai 18 euro e in rialzo dell'1,11%.

Secondo gli operatori, l’ingente numero di scambi scatenato sul Lingotto è dovuto ai grandi movimenti innescati su tutte le Borse dal crollo dei listini cinesi. Ieri, complice il 'martedi' nero sulle piazze finanziarie mondiali, il Lingotto aveva perso in Borsa il 4,5% tornando sotto quota 18 euro proprio nel giorno in cui aveva reso nota la decisione di attingere al mercato dei capitali attraverso l'emissione di un prestito obbligazionario compreso tra i 500

milioni e il miliardo di euro.

A sostenere il titolo sono anche le recenti dichiarazioni rilasciate dall'amministratore delegato Sergio Marchionne. Le attività della Fiat nei primi due mesi 2007 sono in linea con le attese del gruppo e in Brasile vi è una crescita su base annua. Con queste parole Marchionne, in un discorso tenuto a Londra, ha presentato agli investitori la prevista emissione di un bond benchmark in euro. Marchionne si è anche detto fiducioso per il 2007, che sarà probabilmente l'anno della divisione Cnh. L'ad ha ribadito i target di un indebitamento 2007 sotto i 2 miliardi di euro e il ritorno all'investment grade.

 
(28 febbraio 2007)