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di Giuseppe Turani
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Le Borse arginano le perdite
grazie a Wall Street e a Bernanke
 
I listini del Vecchio Continente terminano in territorio negativo recuperando però dai minimi grazie al rimbalzo di Wall Street e alle parole incoraggianti pronunciate dal presidente della Fed Bernanke.
 
 
 
MILANO - Finale sopra i minimi per i listini europei, che in chiusura ricevono un aiuto dal rimbalzo di Wall Street e dalle parole incoraggianti con le quali il presidente della Fed, Ben Bernanke, ha indicato le prospettive dell'economia americana. La guardia, però, rimane alta. Il Mibtel ha perso lo 0,94% e lo S&P/Mib l'1,11%.

Più accentuate le perdite delle altre Borse europee: Parigi -1,29%, Francoforte -1,36%, Londra -1,46%. A Piazza Affari hanno recuperato punti le Autostrade e le Fiat, mentre sono scivolate le Enel.

L'andamento positivo di Wall Street e le parole incoraggianti del presidente della Fed hanno incoraggiato gli ordini in acquisto che così hanno frenato la discesa dei listini europei. Il numero uno dell'istituto di Oltreoceano ha dichiarato di prevedere una crescita per l'economia americana, soprattutto a partire da metà 2007, stemperando i timori palesati due giorni fa dall'ex presidente della Fed, Alan Greenspan, che invece aveva paventato una recessione

entro fine 2007, facendo tremare le Borse mondiali. I listini hanno tenuto i nervi saldi anche dinanzi al pessimo dato sulla vendita di nuove case calate a gennaio del 16,6%. La volatilità, tuttavia, è regnata sovrana quest'oggi, con la maggior parte dei titoli che hanno più volte virato direzione. Gli scambi sono stati consistenti.

A Milano hanno le Fiat hanno recuperato punti (+1,1%), dopo lo scivolone della vigilia. Ad incoraggiare gli ordini in acquisto sono state le parole dell'amministratore delegato Sergio Marchionne che a Londra, dinanzi alla comunità finanziaria della City, ha dichiarato che "le attività della Fiat nei primi due mesi 2007 sono in linea con le attese del gruppo e in Brasile vi è una crescita su base annua". Gli scambi, come ieri, sono stati elevati: sono infatti state trattate oltre 77 milioni di azioni, pari al 7,1% del capitale ordinario (ieri era stato trattato il 5,6% del capitale).

Si sono inoltre messe in evidenza le Autostrade (+3,45%) sulle ipotesi che si riaprano i giochi con la spagnola Abertis (+1%), dopo la mossa di Enel, che ha acquistato il 9,9% di Endesa (+1%), con l'opzione di crescere fino al 25% del capitale. In aggiunta, oggi le agenzie spagnole hanno riportato la notizia che la Caixa, azionista di Abertis, avrebbe acquistato oltre il 2% di Autostrade.

Sono invece state vendute le Enel (-2,56%), dopo che l'azienda è entrata nel capitale di Endesa, spuntando le armi a e.On (-0,6%) che nei mesi scorsi aveva lanciato l'opa sull'azienda iberica. L'operazione non è stata particolarmente apprezzata dagli operatori che ci hanno visto un modesto valore strategico e un prezzo di acquisto troppo alto.

Sempre sul fronte Italia-Spagna la guardia è rimasta elevata anche su Telecom Italia (-0,48%), in attesa di novità sulle trattative con Telefonica (-2,1%). Secondo il Financial Times i vertici di Pirelli (-0,59%) avrebbero quasi convinto quelli di Telefonica a rilevare un 5,5% circa di Telecom Italia da Olimpia, anche se non è chiaro se entrando nel capitale della scatola che controlla il 18% della compagnia telefonica o piuttosto acquistandone la quota di azioni. Gli scambi sulle Telecom sono stati consistenti: è stato trattato l'1,5% del capitale ordinario. D'altra parte, oggi è stata una giornata storica per gli scambi generali, visto che è stato aggiornato il record di 9,67 miliardi trattati (l'ultimo record era quello del 12 maggio 2006 a 8,8 miliardi).

Sono inoltre rimbalzate le Luxottica (+0,38%) e le Finmeccanica (+0,5%). Queste ultime sospinte anche dalla notizia che si riaprono i giochi per la fornitura di elicotteri all'esercito americano. Tra le azioni minori, è stato un debutto amaro per le omnia network (-5,5%). Dopo gli scivoloni dei giorni scorsi sono di nuovo volate le Ciccolella (+17%).

Nel resto d'Europa sono balzate del 4,1% le Carrefour, grazie alla voce che la società sarebbe nel mirino di alcuni fondi e del residente del consiglio di sorveglianza, Luc Vandevelde. A Francoforte le Volkswagen hanno rialzato la testa con un progresso del 2,94%, sui rumor che a rastrellare le azioni della casa auto ci sarebbe la stessa Porsche.

 
(28 febbraio 2007)