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di Giuseppe Turani
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Greenspan: ripresa mondiale
più forte, ma l'Europa è 'lenta'
 
E' quanto ha scritto in una lettera il presidente della Fed. Il quale lancia l'allarme di una possibile "bolla" immobiliare negli Stati Uniti.
 
 
 
Milano. Mentre gli economisti sono impegnati ad abbassare le stime sulla crescita della Locomotiva americana, temendo una brusca frenata dei consumi causata dal caro-greggio, il presidente della Federal Reserve dispensa ottimismo sulla ripresa mondiale in corso.

Nel corso dell'ultimo anno - ha osservato Greenspan - la ripresa "è divenuta più solida e più sostenibile. La crescita si è rafforzata in tutte le principali aree" del pianeta soprattutto se "comparate alla performance debole della prima metà del 2003". I recenti indicatori - ha aggiunto Greenspan nelle risposte scritte presentate alla Commissione Bancaria del Senato in seguito all'audizione dello scorso 20 luglio e pubblicate oggi - "suggeriscono che le economie estere continuano a fornire prestazioni favorevoli" malgrado nella zona dell'Euro l'economia si sia manifestata ancora "lenta". Greenspan punta l'indice in particolare contro
la Germania "la cui attivita" economica è apparsa "particolarmente debole".

Il presidente della Fed, però, nella sua lettera ha espresso qualche preoccupazione per la corsa dei prezzi del greggio che potrebbe ostacolare la crescita del Giappone. "Il Giappone potrebbe essere sulla strada di una ripresa auto-sostenuta, ma il futuro potrebbe presentare qualche rischio. La recente crescita dei prezzi del petrolio, se perdura, potrebbe essere d'ostacolo all'attività economica giapponese". Greenspan ha poi affermato che il problema del rialzo del prezzo del greggio potrebbe dilagare nell'intera area asiatica, con ripercussioni anche sulla crescita della Cina per la quale il presidente della Fed prevede comunque una forte crescita nel secondo semestre 2004.

Per quanto riguarda l'andamento dell'economia degli Stati Uniti, Greenspan ha poi sottolineato che in alcune aree la crescita del prezzi del settore immobiliare ha superato quella dei redditi personali, aprendo quindi la strada ad una possibile 'bolla': "stiamo attentamente monitorando per avere un outlook più preciso dell'economia Usa".


(25 agosto 2004)


 
(25 agosto 2004)